Politica

Sulle elezioni regionali per il M5S verso la sfida in Calabria

Scritto da Dalila Nesci

Caro Luigi leggendo le tue rassicurazioni circa la mia intelligenza ti ringrazio per averle fatte, di questi tempi frequentando i palazzi della politica a qualcuno potrebbero esser sorti dei dubbi.
Come ampiamente spiegato nell’intervista che ho rilasciato a “Il Fatto Quotidiano”, sento il dovere e la necessità di proporre un’alternativa ai modelli elettorali “civici” che hai deciso di sperimentare cambiando le regole del M5s, modelli che senza garanzie a mio avviso rinnegano le motivazioni che ci hanno generato.
Il M5s ha conquistato la fiducia del suo elettorato -in modo trasversale- avendo smascherato le liste civetta dei partiti e dimostrando, con la nostra entrata nelle Istituzioni, che non eravamo l’”antipolitica” ma che eravamo contro “quella politica” che rinunciava al suo ruolo di indirizzo per il bene collettivo e che spesso era solo consociativismo nella sua accezione più negativa. Da qui, grazie all’intuizione di Beppe e Gianroberto, la nascita del M5S come forza politica che si presenta al cospetto dei cittadini con facce pulite, programmi chiari, curricula e competenze in grado di elevare le scelte all’interno delle Istituzioni a favore del popolo, della collettività. Non possiamo sconfessare il fatto che noi siamo nati per essere alternativa credibile e vera a quel sistema di specchi riflessi di cui si sono serviti i partiti: se oggi peschiamo nel c.d. “civismo” come foglia di fico perché non abbiamo creato i presupposti organizzativi per la formazione di una classe dirigente all’altezza delle responsabilità che ormai il popolo ci ha consegnato, noi abbiamo il dovere di porvi rimedio. Per questi motivi, in attesa di una strategia più delineata per la Calabria, io rimango a disposizione con la mia proposta di candidatura alla Presidenza della Regione; proposta che non credo debba essere “giudicata” (né tanto meno incidentalmente), ma vagliata con la serietà che deve contraddistinguere una forza politica, ancor di più la nostra che è giovane ed in evoluzione sin dalla nascita.
Se il M5s, dopo 10 anni di vita, rinuncia nelle competizioni territoriali alla sua vocazione di aggregatore di garanzia delle energie sane ed innovative della società, se il M5s rinuncia alla sua funzione di incarnazione del cambiamento con candidature limpide e ripiega su compromessi al ribasso, in quel caso il MoVimento perde la sua ragione di esistere.
Essere rispondenti alla nostra natura riVoluzionaria non significa pensare al passato con amarcord e senza fare tesoro dell’esperienze e degli errori fatti. Per me, rilanciare il nostro progetto culturale rivoluzionario significa:
– elaborare idee originali che lo rinforzino con regole democratiche che non ci deresponsabilizzino rispetto agli impegni di governo che abbiamo;
– sintetizzare con attenzione e sensibilità una proposta elettorale credibile rispettando le specificità dei territori;
– creare meccanismi aperti e meritocratici di formazione permanente, di partecipazione democratica ed organizzata sia fisica che in rete.
Sono consapevole del tuo complicato ruolo da capo politico ma anche del mio percorso. Come tanti altri, continuo a lavorare da “umile zappatore” nella vigna del M5s. Con la stima di sempre e certa che vorrai tracciare una strada vincente anche per la Calabria, rimango a disposizione.

Chi è l'autore

Dalila Nesci

Nata a Tropea (VV) in Calabria nel 1986, giornalista e laureata in Giurisprudenza presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Dal 2009 è attiva nel MeetUp di Reggio Calabria, viene eletta parlamentare della Repubblica e Portavoce del M5S nel 2013 e nel 2018. Membro della Commissione Affari Sociali e della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie.

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