Salute

Come educare il sistema immunitario a non attaccare la tiroide

Scritto da Angela Ruta

Sabato 6 aprile 2019 alle ore 17 e 30, presso il Centro Culturale (ex Pretura) sito in Via F. Barone a Tropea, si è tenuta la presentazione del libro: “La dieta anti -infiammatoria, come educare il sistema immunitario a non attaccare la tiroide” del dr. Francesco Garritano, in cui il biologo nutrizionista ha esposto ad un attento e partecipante pubblico il suo modo di approcciarsi al trattamento della tiroidite di Hashimoto, sviluppato in seguito al desiderio di approfondire e studiare sempre più questa patologia e di condividere quindi, grazie alla stesura del testo, con gli altri le conoscenze acquisite sulla materia ed applicate poi sul campo.

L’incontro inizia con una breve, quanto chiara, descrizione della tiroide piccola/grande ghiandola posta immediatamente sotto il pomo di Adamo, motore del metabolismo che svolge un ruolo fondamentale nel controllo delle cellule e dei vari tessuti dell’organismo esercitando una forte influenza sulle molteplici funzioni delle stesse (i recettori che legano gli ormoni tiroidei sono praticamente ubiquitari e le azioni da essi svolti riguardano l’accrescimento, lo sviluppo, la maturazione cerebrale e la termogenesi) e che deve essere considerata non come una struttura isolata che lavora da sola, ma al centro di un network e connessa con tanti distretti dell’organismo (interagisce con i centri superiori, ipotalamo ed ipofisi, e con il fegato, le gonadi, le ghiandole surrenali).

Si passa poi ad approfondire l’argomento tiroidite di Hashimoto una patologia che è la causa più frequente di disfunzione tiroidea ed una delle malattie autoimmuni più diffuse (la sua incidenza sulla popolazione è circa del 30%), generata da un’alterazione del sistema immunitario che, in seguito agli attacchi subiti, produce anticorpi ( gli anti – tireoperossidasi e gli anti – tireoglobulina) che reagiscono con componenti del tessuto tiroideo e lo danneggiano più o meno gravemente portando anche all’azione di citochine infiammatorie che contribuiscono alla distruzione dei follicoli tiroidei e cronicizzano il processo.

Dopo aver spiegato le cause alla base di questa di questa patologia l’autore si sofferma sul’importanza della’alimentazione e sulle linee guida proposte per che hanno lo scopo di raggiungere almeno tre obiettivi: ripristinare la funzionalità della barriera intestinale divenuta “permeabile” nei soggetti che ne sono affetti e che pertanto lascia passare sostanze estranee all’organismo nel circolo sanguigno; eliminare, solo in una fase iniziale e per un breve periodo, alcuni alimenti pro – infiammatori (come ad esempio zuccheri semplici – dolcificanti e farine raffinate; glutine; latticini e proteine del latte; solanaceae) che possono peggiorare questa condizione di aumentata permeabilità, determinando così una riduzione dello stato infiammatorio; eliminare gli interferenti endocrini che ostacolano il corretto funzionamento del sistema immunitario. Le linee guida, elaborate in base alla condizione clinica del soggetto, alla gravità dei sintomi, alla struttura tiroidea ed al valore degli anticorpi (suddivise in metodo HIL=High Inflammatory Level; MIL= mediunm Inflammatory Level; LIL= Low Iflammatory level e PIL= Preventing Infalmmatory Level) hanno l’obiettivo di portare, mediante l’impostazione di un piano alimentare personalizzato, a spegnere il processo infiammatorio alla base dell’innalzamento dei livelli anticorpali: abbassare il titolo anticorpale si traduce in minore distruzione della ghiandola che pertanto potrà funzionare meglio per un periodo di tempo più lungo.

È un libro che con semplicità guida il lettore, esperto e meno esperto, in un percorso che lo porta, grazie alle tante curiosità ed alle informazioni che la medicina tradizionale tralascia, ad avere maggiore consapevolezza della propria patologia ed a capire le strategie da attuare per far in modo che il sistema immunitario mantenga la capacità di distinguere tra ciò che è self (proprio dell’organismo) e ciò che è non self (estraneo e pertanto un nemico dell’organismo da attaccare e distruggere). Tanto più precocemente si interviene, e quindi tanto minore è il grado di distruzione della tiroide, tanto maggiore sarà la durata della fase di eutiroidismo, cioè della normale produzione di ormoni e, di conseguenza, della loro normale azione sull’organismo con mantenimento del benessere.

Chi è l'autore

Angela Ruta

Conclusi gli studi presso il liceo scientifico "Fratelli Vianeo", si è formata alla facoltà di Farmacia dell'Università degli Studi della Calabria.

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