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La Rassegna corale in onore della Madonna di Romania

Scritto da Redazione

Domani, presso la Chiesa Cattedrale di Tropea, si terrà la III Edizione della Rassegna corale “Maria Santissima di Romania”. Il concerto in occasione della festa patronale avrà inizio alle ore 19.
La Rassegna corale è stata organizzata dal Coro polifonico “Don Giosuè Macri” di Tropea, diretto dal maestro Vincenzo Laganà e presieduto da Paolo Ceraso. Alla rassegna, oltre al coro cittadino, parteciperanno una selezione dei principali Cori polifonici calabresi (l’“Aulos” di Lamezia Terme, diretto da Rosa D’Audino; lo “Iubilate Domino” di Luzzi, diretto da Angelo D’Ambrosio; il “Laetare” di Locri, diretto da Natale Femia; il “Musica Nova” di Nicotera, diretto da Romolo Calandruccio).
Durante la Rassegna dedicata alla Vergine di Romania, patrona di Tropea, saranno eseguiti canti di ispirazione “mariana”. L’evento si inserisce nel contesto delle manifestazioni organizzate in occasione dell’Anno Giubilare Mottoliano, nel cinquantesimo anniversario del pio transito del “Servo di Dio” don Francesco Mottola, avvenuto il 29 giugno 1969, a cui il maestro Laganà ha dedicato un l’Oratorio musicale “Francesco Servo di Dio”.

La leggenda della Madonna di Romania

Secondo la leggenda, l’icona di Maria Santissima di Romania giunse a bordo di una nave proveniente da oriente, che si fermò a Tropea a seguito a una tempesta. L’equipaggio, dopo aver rimessa in ordine l’imbarcazione, tentò invano di ripartire, ma la barca non si muoveva. Nel frattempo, il vescovo di Tropea sognò la Madonna, che le manifestò il desiderio di rimanere in città per proteggerla assieme ai suoi fedeli. Il vescovo, assieme a una delegazione civile, recuperò l’icona e la nave riuscì a ripartire.
La Madonna fu da allora conosciuta con il nome di Maria Santissima di Romania (per la provenienza bizantina). Dipinta su una tavola di cedro, in stile bizantino, il suo volto è scuro e tiene fra le braccia Gesù Bambino. L’immagine di Maria Santissima di Romania risiede da allora nel duomo cittadino, la chiesa cattedrale.
Alla Madonna di Tropea vengono riconosciuti dei miracoli: si narra che apparve nuovamente in sogno a un vescovo, avvisandolo del terribile terremoto che presto si sarebbe abbattuto sulla regione. Il 27 marzo 1638 si tenne una processione di penitenza ordinata dal vescovo, che richiese la partecipazione di tutti i fedeli. Il terremoto si scatenò proprio durante la processione, ma i tropeani, usciti dalle proprie abitazioni, rimasero illesi (in maniera analoga i tropeani si salvarono dal terremoto del 1783).
Ancora oggi il 27 marzo i tropeani commemorano e celebrano la loro patrona con una giornata dedicata al rinnovamento della devozione nei confronti della Madonna di Tropea ed al rinnovo della richiesta della sua protezione. Alla messa pontificale in Cattedrale e alle solenni celebrazioni di Maria Santissima di Romania si aggiungono i festeggiamenti civili, allo scopo di creare comunione e maggior interesse.
La Santa Vergine viene ricordata e celebrata anche il 9 settembre, nel giorno in cui avvenne l’incoronazione della Sacra Icona. In questa data, dopo la Novena di preparazione, la sacra processione accompagna l’icona nel suo cammino attraverso le vie cittadine, con la partecipazione di varie associazioni e confraternite religiose.

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