Vibo Valentia

SALVINI A SERRA SAN BRUNO: “DOMENICA VINCIAMO CON 20 PUNTI DI DISTACCO”

“Sono venuto a Serra San Bruno perché la provincia di Vibo Valentia è un po’ dimenticata dalla Regione e non ci sono calabresi di serie B. E poi perché c’è una tradizione di fede che da cristiano, da cattolico, da credente, mi ha attirato fortemente. Ho visitato stamattina i luoghi di preghiera e sacrificio di San Bruno e attualmente ospitano 11 monaci e ho respirato un’aria bella, pulita”. Lo ha detto Matteo Salvini a Serra San Bruno dove ha tenuto una iniziativa pubblica in vita delle elezioni di domenica. “Il Pd può dire quello che vuole – ha detto il leader della Lega – perdono con 20 punti di distacco in Calabria. Ve lo firmo. E la Lega potrebbe diventare il primo partito. Il voto di domenica sarà regionale ma anche nazionale perché ricordo che il Pd e l’attuale governo vogliono tornare alla legge Fornero, cancellando quota 100 che sarebbe un disastro per i lavoratori e per i giovani. Quindi è una scelta di vita, di futuro. C’è una sinistra che parla solo di passato, di razzismo, di fascismo. E invece ci sono delle terre che vogliono parlare di lavoro, sviluppo, di strade, porti e aeroporti.Domenica sera – ha proseguito – facciamo una telefonata in contemporanea e in diretta con Jole Santelli e Lucia Borgonzoni per complimentarci. Nella lista della Lega – ha poi detto – ci sono quasi tutti uomini e donne nuovi. Abbiamo scelto sindaci, agricoltori, imprenditori, commercianti, medici. Non abbiamo scelto grandi nomi o quelli che dicono ti porto 20 mila voti e tanti soldi. Abbiamo scelto calabresi normali perché di fenomeni in Calabria, purtroppo, i cittadini ne han hanno visti, anche troppi. chi sceglie la lega fa una scelta di normalità, di buon senso. La Lega non sarebbe arrivata in Calabria se gli altri avessero fatto il loro dovere. Se per la prima volta nella storia della Calabria domenica ci sarà il simbolo della Lega, e secondo i dati la potrebbe diventare il primo partito, è perché evidentemente gli altri non hanno fatto quello che dovevano. E per me è un orgoglio. Il futuro della Calabria – ha proseguito Salvini – il suo destino, non è in mano mia, è in mano vostra. Riprendete in mano la vostra terra che è stupenda ma che ha avuto un problema: troppi politici calabresi che per 50 anni hanno rubato il voto dei cittadini. Se avessero fatto il loro lavoro oggi non sarei qua. Evidentemente in molti, sia di qua che di là, per non parlare dei 5 stelle, hanno preso una valanga di voti e poi sono scomparsi. Noi – ha aggiunto – ci siamo prefissati poche cose ma quelle poche le portiamo a casa, la sanità, le infrastrutture. A noi piacciano i turisti che pagano, non quelli che vengono pagati. La statale 106, aeroporti, porti. E quello di Gioia Tauro potrebbe essere una miniera d’oro, ma se le navi passano e vanno a nord non c’è lavoro”.
Un gruppo di giovani durante il comizio a Serra San Bruno ha contestato Salvini cantando “Bella Ciao o urlando ‘buffone’. “Sono passati da scemo scemo a buffone – ha commentato Salvini. E’ un’evoluzione del pensiero interessante, da Petrarca a Boccaccio. Un po’ di servizio militare vi farebbe bene. Sono orgoglioso di rappresentare la Calabria educata e per bene. Gli insulti li lasciamo a sinistra”.

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Chi è l'autore

Pasquale Mazzeo

Docente di lingua e letteratura inglese, lavora come insegnante presso il Convitto Nazionale Filangieri di Vibo Valentia.

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